 
			Un patrimonio di biodiversità, tradizione e sapori
Tra il promontorio di San Felice Circeo e il litorale di Anzio, passando per il Lago di Fondi e le acque di Monte San Biagio, si estende un territorio unico nel panorama costiero del Lazio: il Golfo di Circe.
Qui mare, laguna e canali si incontrano in un equilibrio millenario che ha dato origine a un patrimonio ittico di straordinaria ricchezza, ancora oggi al centro della vita economica, culturale e gastronomica delle comunità locali.
Le acque del lago e del mare custodiscono specie pregiate come anguilla, cefalo e tinca, simboli della pesca tradizionale fondana; mentre i porti di Anzio e San Felice Circeo continuano a essere luoghi di approdo per pescatori, ristoratori e artigiani del gusto, custodi di saperi antichi tramandati di generazione in generazione.
Oggi, grazie alla collaborazione tra Comuni, ASL, Università, Istituti alberghieri, pescatori e ristoratori, nasce un progetto condiviso per valorizzare il pescato locale e promuovere una filiera corta, sostenibile e identitaria.
Un percorso che racconta non solo i prodotti del mare e del lago, ma anche le persone, le storie e le tradizioni che li rendono vivi.
Le schede che seguono presentano le dodici specie più rappresentative del Golfo di Circe: pesci, molluschi e crostacei che incarnano la memoria, la biodiversità e il gusto autentico di questo tratto di costa.
Un invito a riscoprire — con rispetto e curiosità — l’anima blu del nostro territorio.
